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15-16 giugno 2024 – Seminari sotto il tiglio. Wertkritik, Illich, Esteva ed altre belle cose

Il 15 e 16 giugno 2024, nella bella e accogliente casa di Aldo e Brunella in quel di Gragnano (LU), all’ombra di un magnifico tiglio secolare, ci siamo trovati per farci una bella chiacchierata fra compagne e compagni sulla Critica del Valore (Wertkritik), sul pensiero di Ivan Illich e, insieme a questo, su quello di Gustavo Esteva, il cui pensiero non è noto come quelli precedenti, ma che ha grandi meriti, non ultimo quello di aver tentato di metterli in comunicazione fra loro.
Ne è uscito un incontro decisamente fuori dal comune, con partecipanti che hanno condiviso idee e approfondimenti a nostro avviso di grande interesse.
Brevemente, la storia della genesi di questa iniziativa. L’idea nasce dalla fertile mente di Aldo Zanchetta, più precisamente dalla sua esigenza di approfondire le tematiche inerenti alla Critica del Valore, al fine di portare a termine un progetto editoriale proprio di Gustavo Esteva, rimasto incompiuto a causa purtroppo della dipartita dello stesso Esteva. L’incontro con Anselm Jappe, in occasione della presentazione a Lucca del libro di quest’ultimo Cemento, arma di costruzione di massa, ha permesso di concretizzare questo progetto, che ha preso poi la forma di questa iniziativa seminariale, che ha infine visto la luce nell’accogliente giardino di casa Zanchetta, in quel di Gragnano (LU), nei giorni 15 e 16 giugno 2024.
A questo incontro hanno partecipato una ventina o poco più di persone ogni giornata, con due o tre delle quali presenti solo nella prima, e altrettante solo nella seconda.
Le due giornate hanno anche preso un titolo ciascuna: la prima, quella del 15/6, Critica del valore, critica del lavoro, fine del capitalismo, introdotta e moderata da Massimo Maggini, con al centro una bella relazione di Anselm Jappe, e un libero quanto interessante dibattito a seguire. La seconda, 16/6, Illich e Marx. Le ultime elaborazioni di Esteva. La speranza come forza sociale, con introduzione di Aldo Zanchetta, moderata da Giovanna Morelli, e con un’altrettanto bella relazione (in spagnolo, tradotta simultaneamente da Sonia Bibbolino) di Franco Augusto Iacomella, un giovane quanto brillante intellettuale argentino, che transitava in Europa e opportunamente invitato da Aldo Zanchetta. Anche qui, a seguire, libero quanto ricco dibattito.
Abbiamo registrato le due giornate, e pensato di metterle a disposizione di tutti, nella convinzione che abbiano molto da dire e possano stimolare molte riflessioni.
Ultima nota: abbiamo volutamente lasciato tutto il registrato com’era, senza intervenire per togliere piccole pause, lievi e spesso simpatici intercalare, lapsus talvolta divertenti e tutto quello insomma che caratterizza una piacevole quanto intensa discussione fra amici ed amiche, in questo caso anche appassionati “ricercatori” di strade che aiutino ad uscire dall’impasse nella quale ci ha precipitato il capitalismo contemporaneo – quello che sta attraversando, per dirla con la Wertkritik, la sua crisi fondamentale, quella forse più pericolosa di sempre. Ci piaceva che, coerentemente con lo spirito conviviale e informale che ha caratterizzato questa splendida “due giorni” seminariale, rimanesse quel tratto molto umano, molto empatico, molto solidale e talvolta un po’ “caotico” che ha attraversato questa bella esperienza.
Buon ascolto

Ps: in questa splendida occasione, ci ha fatto visita un artista che sa toccare il cuore e la mente di chi lo va a vedere e lo sta ad ascoltare, Caterpillar, al secolo Marco Giannini. Consigliamo a chiunque di farsi una seduta del suo teatro quanto più spesso possibile. Nel frattempo, potete godervelo almeno virtualmente cliccando sulla foto, o anche nel link, che troverete in fondo alla pagina, che rimanda al nostro canale dove abbiamo caricato la magnifica interpretazione che questo caro e sempre disponibile amico e compagno ha voluto donarci alla fine di questa assise seminariale. In questo caso, dunque, oltre che buon ascolto, anche buona visione 🙂

pps: chiunque abbia partecipato a questa due giorni, lo ha fatto in modo attivo, e meriterebbe di essere nominata/nominato qui. Per non fare una specie di elenco, evitiamo. Non possiamo però esimerci dal ringraziare Isabella per la grande capacità organizzativa, senza la quale sarebbe stato decisamente più difficile far funzionare bene questa iniziativa, come è stato. Infine, un grazie a Luca per la bella foto del tiglio

***

interventi registrati durante la due giorni a casa Zanchetta, sotto il tiglio secolare

-15/6

mattino – primo intervento di Anselm Jappe

mattino – seguito dell’intervento di Anselm Jappe

pomeriggio – dibattito 1

pomeriggio – dibattito 2

pomeriggio – dibattito 3 (con un primo intervento di Franco Augusto Iacomella

pomeriggio – dibattito 4

-16/6

mattino – intervento di Franco Augusto Iacomella e dibattito

pomeriggio – dibattito e conclusioni

-Caterpillar sotto il tiglio

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– vedi “Caterpillar sotto il tiglio di casa Zanchetta

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Massimo Maggini

Vive a Livorno e si occupa da molti anni dei temi del lavoro e della trasformazione sociale. Collabora coi movimenti per l’ambiente e per le lotte sociali.

6 Commenti

  1. Buongiorno,
    sono un lettore attratto dai temi della “critica del valore”che ho conosciuto tramite le poche pubblicazioni disponobili in italiano, il vostro sito e maggiormente con le più numerose pubblicazioni in francese principalmente diffuse dalle edizioni “Crise et Critique” di Albi, dal loro sito e dalla loro associazione di cui faccio parte.
    ho preso visione sul vostro sito del resoconto del seminario di Gragnano del 15/16 giugno, come pure del successivo intervento scritto di Afshim Kaveh.
    Gradirei che lo svolgimento di questi seminari, se liberamente aperti ai lettori interessati, venisse tempestivamente comunicato ai lettori, affinché chi ne ha interesse possa iscriversi e parteciparvi e non apprenderne lo svolgimento ad evento accaduto.
    Così fanno infatti le edizioni “Crise et Critique” che annunciano con notevole anticipo sul sito
    l’effettuazione dei relativi incontri, seminari, discussioni, presentazioni editoriali indicandone data, località ed orari, proponendo ai lettori la possibilità di iscriversi e parteciparvi.
    Mi pare una buona pratica per permettere ai lettori di approfondire, stringere conoscenze, discutere e ragionare insieme in merito ai temi trattati dalla critica del valore.
    Proporrei agli organizzatori del sito, essendo interessato agli argomernti trattati, per eventuali futuri seminari o incontri, presentazioni, letture in proposito ai temi trattati dalla critica del valore di seguire questa stessa modalità proponendo ai lettori interessati ad approfondire, le date ed i programmi relativi ad eventuali futuri incontri, offrendo loro la possibilità di parteciparvi. Sarei grato, a futura memoria, se vorrete e potrete tener conto di questa mia proposta.
    Mi scuso per l’eventuale disturbo e se il luogo scelto per indirizzare questa mia proposta nonj è forse il più adatto; ma mi giustico con la mia data anagrafica antecedente di lungo la “rivoluzione microelettronica” e con la mia persistente incompetenza (negativa?) rispetto ad essa.
    Con cordiali saluti

    • Buondi’ Paolo,
      innanzitutto, nessun disturbo, ci mancherebbe. Anzi, al contrario ci fanno sempre piacere interventi di persone interessate alle nostre elaborazioni.
      Per quanto riguarda il seminario di Gragnano, invece, e’ stato volutamente “riservato” ad un numero limitato di partecipanti, a cui era generalmente richiesto un minimo di conoscenza degli argomenti che andavamo a trattare. Questa scelta e’ dovuta principalmente a tre fattori: si trattava di un primo incontro, diciamo “sperimentale”, di discussione allargata-ma-non-troppo sulle tematiche inerenti alla Wertkritik e dintorni, e volevamo verificare la capacita’ di tenuta e di gestione della discussione (che alla fine si e’ rivelata decisamente soddisfacente, a dire degli stessi partecipanti); non abbiamo tutta quella capacita’ organizzativa, come per esempio hanno in Francia, dove effettivamente riescono a realizzare, anche in modo egregio, incontri importanti e partecipati, e molte altre iniziative del tutto meritorie; infine, lo spazio messo a disposizione dai generosi padroni di casa, di fatto, non avrebbe permesso una partecipazione molto piu’ numerosa.
      Dopo questa sorta di “esperimento”, crediamo ben riuscito, potremmo organizzare altri incontri, magari aperti a chiunque avesse intenzione di parteciparvi. Per ora, tuttavia, non abbiamo altre iniziative di questo genere in cantiere. Nel caso cambiasse qualcosa, lo segnaleremo senz’altro sul sito.
      Un caro saluto.

  2. Gentile Massimo Maggini,
    grazie per la risposta al mio commento in merito al seminario di Gragnano.
    Naturalmente comprendo ed accetto le ragioni esposte per motivare la riservatezza del convegno. Comprendo pure come le potenzialità operative del sito italiano siano molto inferiori a quelle delle edizioni francesi ed ai loro siti.
    Tuttavia se vi saranno eventuali, auspicabili future riunioni pubbliche in merito alle tematiche della critica del valore, perché non adottare un modus operandi che mi ha permesso di approfondire contatti e relazioni con i partecipanti francesi: offrire ai lettori che lo richiedono, tramite il loro indirizzo di posta elettronica, di essere costantemente e tempestivamente informati di tutti i nuovi interventi pubblicati sul sito e di tutte le eventuali future iniziative pubbliche, seminari, dibattiti, presentazioni, ecc organizzate.
    Infine una personali curiosità. In base ad informazioni uscite sul sito, ormai da anni, è noto come sia in corso la traduzione dello “Schwarzbuch des Kapitalismus” di Robert Kurz, di cui alcuni estratti sono sta pubblicati sul sito stesso. Si può sapere se e quando si possa sperare di poter leggere in italiano la traduzione integrale di questo importante testo?
    Ringrazio per l’attenzione e presento i miei cordiali saluti

    • Buongiorno Paolo,
      l’idea che propone sarebbe sicuramente da prendere in considerazione, cioè una sorta di mailing list o una newsletter informativa, che tenga al corrente chiunque si interessi ai nostri lavori e piu’ in generale alla Wertkritik. Ne abbiamo parlato talvolta anche fra noi, e non e’ detto che un giorno o l’altro non si faccia. Molto dipende dalla disponibilita’ di tempo e di energie che siamo in grado di riversare su questa nostra “passione”, e onestamente al momento attuale e’ piuttosto scarsa, come si vede anche dalle attivita’ a rilento del sito. Il “soggetto automatico” picchia duro anche dalle nostre parti, e la “costrizione silenziosa” non ci lascia molto tempo da dedicare a queste cose. Ma vedremo.
      Quanto alla traduzione dello “Schwarzbuch”, in effetti e’ “in progress”, e la nostra speranza sarebbe quella di darle forma definitiva, e quindi poterlo pubblicare, al piu’ presto (ma dire qualcosa sui tempi adesso e’ un po’ prematuro). Anche qui, come sopra, il problema e’ trovare gli spazi, negli interstizi della “quotidianita’ capitalistica”, per curare come si deve questo tipo di cose. Uno dei nostri “difetti” e’ la cura maniacale delle traduzioni, e non ne rilasciamo una se non arriviamo ad un testo finale che troviamo veramente soddisfacente e rispettoso dell’originale. Comunque, speriamo a breve di poter dare alla luce anche questo importante e denso libro di Robert Kurz.
      Un caro saluto

  3. Gentile Massimo Maggini,
    grazie molto per l’esaustiva risposta.
    Spero ed auguro che le cogenti costrizioni automatiche della forma sociale in essere, permettano di elevare il livello di operatività e di coinvolgimento del vostro sito in modo tale d’aumentare i contatti e le relazioni fra coloro che seguono questi argomenti.
    Spero che esca quanto prima possibile lo “Schwarzbuch”. Tuttavia il lavoro del livello qualitativo della traduzione e della cura del libro per renderlo fruibile al lettore deve necessariamente essere elevato e coerente col livello qualitativo del testo stesso. D’altra parte il tedesco di Kurz è molto coinvolgente, ricco, pieno di riferimenti, di sarcasmi e richiede una competenza ed una frequentazione profonda della lingua, come pure conoscenza della cultura tedesca recente. Devo d’altra parte elogiare le precedenti traduzioni degli altri testi già pubblicati che mi sono apparse molto efficaci.
    Non mi resta quindi che attendere e sperare che le speranze da me espresse, grazie al vostro impegno, si realizzino.
    Coi miei più cordiali saluti

    • buongiorno Paolo,
      grazie molte per gli elogi 🙂
      Per il resto, faremo il possibile, questo e’ poco ma sicuro.
      Un caro saluto

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